a
ttualità
e
lettrotecnica - ottobre
2015
- numero
8
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turne, garantendo poi la riattivazione progres-
siva per raggiungere le condizioni di piena
operatività allariapertura mattutina.
Tale modalità permette di sfruttare al meglio
l’energia elettrica prodotta dai pannelli fotovol-
taici che ricoprono un’intera falda del tetto.
L’energia autoprodotta non può essere accu-
mulata e l’inserimento dei carichi può essere
posticipato solo parzialmente. L’elettricità in
eccesso viene così utilizzata per aumentare la
temperatura dell’acqua nella caldaia che ali-
menta il sistema di riscaldamento, fungendo
quindi da vero e proprio sistema di accumulo.
Sempre attraverso i touch del sistema domoti-
co MyHome, è possibile monitorare tutti i con-
sumi, fornendo un efficace supporto anche
nelle singole impostazioni.
Domotica d’alta quota
Simili funzionalità sono rese possibili dal siste-
ma domotico MyHome di BTicino, in grado di
integrare sistema audio, video, comandi luci,
riscaldamento e gestione energia. La tecnolo-
gia SCS, basata su un doppino conforme alle
norme CEI 46-5, permette di realizzare im-
pianti con topologia libera o a stella. La possi-
bilità di trasmettere quattro diversi tipi di se-
gnale in modulazione di frequenza (alimenta-
zione, dati, video e audio) ha inoltre garantito
la massima libertà di comunicazione con i pro-
duttori di soluzioni complementari all’offerta
BTicino. Il sistema MyHome permette una
molteplicità di funzioni, dall’attivazione del si-
stema di ventilazione meccanica controllata
alla regolazione delle luci, creando le migliori
condizioni, dal punto di vista energetico e am-
bientale, all’interno del rifugio. Il tutto attraver-
so un sistema integrato, comandato e monito-
rato anche da remoto. Le attività di posa del-
l’impianto sono state necessariamente con-
centrate nelle poche settimane concesse dal-
le condizioni climatiche. In un’ottica di ottimiz-
zazione, per rispondere alle esigenze dei di-
versi sistemi tecnologici l’attività di sviluppo
del progetto architettonico e impiantistico è
stata condivisa con i partner del progetto nel-
l’ambito di un expertise group in cui sono con-
fluite le competenze dei tecnici BTicino, che
hanno individuato ogni eventuale criticità.
Lontani ma presenti
Quando si parla di telecontrollo applicato alla
domotica, si pensa quasi sempre ad ambienti
domestici, e si immaginano le strutture di ac-
coglienza sempre presidiate. Un presupposto
non applicabile a una realtà come quella di un
rifugio alpino, aperto solo per particolari esi-
genze e che, per lunghi periodi, si trova “ab-
bandonato a se stesso”, in un ambiente spes-
so ostile dal punto di vista climatico.
Il collegamento attraverso il Web server per-
metterà al gestore il completo e continuo con-
trollo. Una possibilità che consente, ad esem-
pio, di monitorare da remoto i singoli consumi,
così da ottimizzare l’impiego dell’energia, ma,
soprattutto, di aumentare il livello di sicurezza.
Infatti, quando il rifugio non è presidiato, è
possibile attivare specifiche accensioni in fun-
zione delle condizioni meteo o in previsione di
una riapertura. Inoltre il gestore e la società in-
caricata di gestire la sicurezza sono immedia-
tamente avvertiti a fronte di specifici eventi.
L’esempio più classico, in questo ambito, è
rappresentato da un malfunzionamento del-
l’impianto di riscaldamento. Una condizione
che, nel periodo invernale, porta ad un sensi-
bile calo della temperatura interna, con il ri-
schio di ulteriori e costosi danni connessi al
congelamento dei liquidi nelle tubature. Ma, in
una struttura isolata e non presidiata, il timore è
legato soprattutto al rischio di furti. A fronte di
intromissioni segnalate dai sensori volumetrici
con rilevatori di presenza a doppia tecnologia
BTicino, vengono attivate le telecamere interne
che, trasmettendo in remoto l’immagine dei la-
dri, permettono alle forze dell’ordine di inter-
cettarli al momento della loro discesa a valle.
La luce non manca mai
Se l’ottimizzazione dei consumi è un obiettivo
imprescindibile, in un locale pubblico è anco-
ra più importante garantire l’illuminazione a
fronte di ogni evento. Per ciò, oltre ad un bilan-
ciamento automatico dei carichi, con la possi-
bilità di gestire distacchi programmati, sono
state predisposte sette lampade di emergen-
za con gruppo autonomo di alimentazione e
tre lampade d’emergenza estraibili della se-
rie Livinglight. Inoltre il sistema di diffusione
sonora può trasformarsi in un efficace stru-
mento di comunicazione per il pubblico.
Una serie senza compromessi
In una società sempre più interconnessa, ol-
tre ad accedere agli interruttori, gli avventori
hanno la necessità di ricaricare i propri smar-
tphone. Da qui la scelta di adottare la serie
Livinglight. Una linea che ha dimostrato di
tollerare anche un utilizzo ripetuto.
Il tutto completato, dal punto di vista estetico,
da originali placche metallizzate rosse, con
tonalità simile a quella indicata dallo stesso
Mollino. Tutti i comandi base (interruttori, de-
viatori e pulsanti) possono essere cablati con
gli innovativi morsetti automatici, senza l’au-
silio di un giravite. Una peculiarità che ha
permesso di ridurre ulteriormente i tempi di
installazione, ma anche di risolvere una serie
di problematiche “banali” come quella di im-
pugnare un giravite con le mani intirizzite.
Il quadro elettrico generale
Nel quadro generale, il cuore funzionale di
casa Capriata, sono previste tutte le prote-
zioni per le linee elettriche (comprese quelle
del sistema fotovoltaico) suddivise per zona
e per gruppo di utenze in modo da garantire
la massima funzionalità e selettività in caso di
anomalie e di guasto.
Per ragioni ergonomiche e di miglior sfrutta-
mento dello spazio il quadro elettrico, instal-
lato a parete, è stato diviso in due carpente-
rie BTicino LDX 400 identiche e affiancate
protette da due portelle in cristallo che ga-
rantiscono un IP43.
La massima potenza istantanea connettibile
è di circa 60 kW. Il dimensionamento del qua-
dro e delle linee è stato studiato in fase di
progettazione per garantire il mantenimento
un elevato livello di servizio di assoluta sicu-
rezza, in rapporto alle condizioni di stress
funzionale e ambientale.
Il sistema domotico MyHome di BTicino integra audio, video, comandi luci,
riscaldamento e gestione energia, nell’immagine uno dei sensori di temperatura
Progetto architettonico ed esecutivo
:
Arch. Laura Montani, Comunità Montana
Walser, con la consulenza scientifica Prof.
Liliana Bazzanella, Arch. Guido
Callegari(responsabile scientifico), Arch.
Alessandro Mazzotta, Arch. Mario Sassone,
Prof. Elena Tamagno, Politecnico di Torino
- Dipartimento di Architettura e Design
DAD con la collaborazione dell’Arch. Mas-
simo Ronco
Responsabile del ciclo:
Comune di Gressoney Saint JeanArch. Ger-
mana Maida
Direttore lavori, coordinatore della si-
curezza in fase di progettazione ed ese-
cuzione:
Geom. Alessandro Bringhen, Comunità
Montana Walser
SCHEDA PROGETTO