a
ttualità
e
lettrotecnica - dicembre
2015
- numero
10
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È questa la linea “green” dell’aeroporto Falcone Borsellino che, con la
firma del protocollo di intesa con Amg Energia, mette in campo il proget-
to per il posizionamento di pannelli fotovoltaici. Gesap e Amg Energia
collaboreranno al progressivo contenimento dei consumi energetici del-
l’aerostazione mediante l’adozione di tecnologie e metodologie gestio-
nali avanzate per l’uso efficiente dell’energia e la generazione energeti-
ca da fonte solare, principalmente dell’illuminazione a Led e il fotovoltai-
co. Il lavoro congiunto tra Gesap e Amg riguarderà la sfera delle attività
progettuali necessarie alla realizzazione degli impianti fotovoltaici, la ri-
qualificazione illuminotecnica degli ambienti interni, con l’obiettivo di ri-
durre il costo dei consumi elettrici (abbattimento degli oneri per il tra-
sporto dell’energia e riduzione dei chilowattora acquistati sul libero mer-
cato), di conseguire significativi miglioramenti dei livelli di comfort am-
bientale e di ridurre l’impatto ambientale delle attività aeroportuali. Gli
impianti fotovoltaici e quelli a Led che saranno realizzati in aeroporto co-
niugheranno efficienza energetica, bellezza e comfort.
Passeggeri e utenti beneficeranno di una luce bianca migliore, priva di
fastidiosi raggi UV ed infrarossi, con una resa cromatica migliore delle
luci tradizionali. Come avviene negli aeroporti di Singapore o Monaco di
Baviera, i pannelli fotovoltaici verranno integrati architettonicamente sui
tetti di edifici e parcheggi contribuendo a rendere più belli, oltre che più
utili, gli edifici dell’aeroporto (Fonte:palermo.repubblica.it).
Tüv Rheinland
partner per
“l’accesso” all’eolico cinese
Nel 2014 in Cina la generazione elettrica da energia eolica ha di gran
lunga superato quella da nucleare: nel Paese asiatico sono stati infatti
installati negli ultimi anni circa 115 GW eolici e altri 70 GW sono in via di
costruzione. Secondo il Global Wind Energy Council in Cina nel 2014 so-
no stati generati più di 23 GW di capacità che rappresentano il 45% del-
la capacità totale installata in tutto il mondo. Uno sviluppo massiccio che
la Cina, massima potenza mondiale, è riuscita a raggiungere in soli 10
anni. Questo il contesto nel quale la cinese National Energy Administra-
tion ha deciso di stabilire le nuove norme di accesso al mercato cinese
degli impianti a energia eolica. In vigore a partire dal 1° luglio 2015, le
nuove norme sono state elaborate con l’obiettivo di migliorare la tecno-
logia e la qualità degli impianti, rafforzare il monitoraggio e la supervisio-
ne del mercato e promuovere uno sviluppo sostenibile e sano dell’indu-
stria manifatturiera degli impianti a energia eolica.
Le aziende che non rispetteranno queste prescrizioni potranno esse-
re multate o addirittura limitate nell’immettere i loro prodotti sul merca-
to cinese. Le nuove norme richiedono un aggiornamento in termini di
competenze e conoscenze del settore, in particolare per le aziende
che desiderano esplorare il mercato cinese con i loro prodotti.
Tüv Rheinland, grazie all’accordo di cooperazione strategica con il
China General Certification Center, siglato nel primi mesi del 2013, è in
grado di fornire a clienti interessati a vendere le loro attrezzature in Ci-
na, i servizi di certificazione che facilitano l’ingresso di turbine eoliche
e altri componenti nel mercato cinese. I clienti possono così beneficia-
re delle competenze e dell’esperienza di entrambe le aziende riceven-
do orientamento sulle normativa in vigore.
Google
investe nell’eolico
Per Google è di nuovo tempo di energie rinnovabili. Il colosso di Moun-
tain View torna a fare spese “folli” nel settore delle energie verdi, que-
sta volta scegliendo come mercato d’elezione l’Africa.
L’intenzione annunciata da Big G è quella di acquistare una quota pari
al 12,5% di quello che a regime sarà il parco eolico più grande del
continente africano. Il progetto della mega wind farm era stato annun-
ciato a luglio 2015 – dopo diversi anni di rinvii per problemi di rete – da
Uhuru Kenyatta, il presidente del Kenya; sarà proprio questo Stato in-
fatti ad ospitare il parco eolico, il cui cantiere si trova esattamente 300
miglia a nord della capitale Nairobi. Google diverrà così il terzo più
grande investitore nel mega parco eolico del Kenya.
Questi sforzi non hanno solo un motivo affaristico, possono anche con-
tribuire ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili a livello
globale. Una volta completato (si parla della metà del 2017), il Lake
Turkana Wind Power avrà una potenza di 310 MW abbastanza per ali-
mentare due milioni di famiglie. Sarà composto da ben 365 turbine, su-
perando così il campo eolico di Tarfaya, in Marocco, attualmente il più
grande progetto africano con i suoi 131 aerogeneratori.
Nel dettaglio la wind farm dovrebbe fornire circa il 17% della richiesta
di energia elettrica del Kenya.
Con un costo totale di 690 milioni di dollari, il progetto è stato inizial-
mente finanziato da un gruppo di investitori europei e africani come
l’European Investment Bank e l’African Development Bank e rappre-
senta il più ingente singolo investimento privato mai effettuato nello
Stato (Fonte: rinnovabili.it).
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