a
ttualità
e
lettrotecnica - settembre
2015
- numero
7
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La stessa Norma, al punto 6.2.1 (connessioni
equipotenziali – Generalità) indica che “quan-
do si effettua l’equipotenzializzazione degli
impianti interni, una parte della corrente di ful-
mine può fluire in questi impianti e questo ef-
fetto deve essere tenuto in conto. I mezzi di
connessione possono essere:
• conduttori equipotenziali, quando la conti-
nuità elettrica non è assicurata da elementi
naturali;
• limitatori di sovratensione (SPD), quando
non è possibile l’impiego di conduttori equi-
potenziali;
• spinterometri di isolamento (ISG) quando
non è possibile l’impiego di conduttori equi-
potenziali.
Per i componenti di connessione (morsetti op-
pure manicotti), con l’esecuzione della prova
secondo CEI EN 62561-1 (CEI 81-24, sostitui-
sce la CEI 81-5) si deve dimostrare inoltre l’as-
senza dell’innesco di scintile in atmosfera
esplosiva per esempio con sollecitazioni con
corrente di fulmine fino a 50 kA (10/350
μ
s).
In ogni caso i limitatori di sovratensione, quan-
do possibile devono essere installati al di fuo-
ri della zona pericolosa. Quelli installati all’in-
terno devono essere approvati per la zona in
cui sono installati.
E la manutenzione?
Infine, alcune precisazioni sulla manutenzio-
ne. È la CEI 62305-3 a darle nell’allegato D.
Al punto D.6.1 è scritto: Tutti gli LPS installati al
fine di proteggere strutture con rischio di esplo-
sione devono essere soggetti di appropriata
manutenzione e verifica. Nelle strutture con ri-
schio di esplosione sono necessari…. Requisiti
addizionali per la manutenzione e verifica.
Al punto D.6.7 si precisa: I dispositivi di protezio-
ne dalle sovratensioni dovute al fulmine…..devo-
no essere verificati in accordo con le istruzioni
del costruttore a intervalli non superiori a 12 me-
si o quando si sono eseguite le prove elettriche
dell’LPS. Gli SPS devono essere verificati anche
dopo che sia stata ipotizzata una fulminazione
della struttura. Una soluzione per semplificare
tale attività può essere quella di installare dispo-
sitivi di protezione dotati di indicazione e segna-
lazione remota dello stato operativo.
Si è tenuta a Roma l’8 Aprile una tavola rotonda che ha fatto il punto sulla complessa tematica dei ful-
mini e delle loro conseguenze. La Tavola rotonda, organizzata da Dehn e a cui ha dato un fattivo con-
tributo l’agenzia di rappresentanza di materiale elettrico Moriccioni, ha visto trattare molti argomenti
sul tema, tra cui gli impianti LPS per ambienti ATEX, trattato in questo articolo, le soluzioni per il buil-
ding, il tema dei Led, il revamping nel fotovoltaico e la valutazione del rischio. Relatore è stato Lorenz
Moroder, di Dehn, che vanta una profonda conoscenza del tema. La tavola rotonda è stata l’occasione
per esplicitare e risolvere dubbi su un tema alquanto spinoso.
Una tavola rotonda sui fulmini
Equipotenzialita
̀
antifulmine delle linee entranti
Protezione di segnali da strumentazione in campo - zona Ex
Protezione da sovratensioni per sistemi di protezione catodica
Pericoli di sovratensione in un sistema informatico
Protezione segnali di campo
Protezione da sovratensioni per sistemi di protezione catodica