Attualità Elettrotecnica, il mensile di informazione per installatori, progettisti, rivenditori. - page 40

derazione perché ci si limita a ri-
durre il rischio di danni legati al-
le perdite obbligatorie.
Proteggere una struttura, i suoi
impianti e tutto quello che sta al-
l’interno limitandoci agli obblighi
normativi comporta spesso già
un notevole investimento, si
pensi solo al LPS esterno con
captatori, calate e dispersori ol-
tre che a SPD di tipo 1 che pos-
sono scaricare la corrente di ful-
mine.
Normalmente questo tipo di pro-
tezione non è però sufficiente a
garantire la protezione delle ap-
parecchiature che sono collegate all’impianto,
sia perché gli SPD di tipo 1 hanno normalmen-
te dei livelli di protezione (Up) piuttosto alti sia
perché spesso si trovano lontano dalle appa-
recchiature da proteggere; nella maggioranza
dei casi è sufficiente aggiungere qualche SPD
di tipo 2, opportunamente coordinato, per
estendere la protezione anche alle apparec-
chiature scongiurando così anche le perdite
a
ttualità
e
lettrotecnica - settembre
2015
- numero
7
40
a cura di ANIE Associazione Componenti e Sistemi per Impianti
Sottogruppo SPD Limitatori di Sovratensione
Per le perdite L1, L2 ed L3, che hanno impat-
to sociale, è evidente che l’attenzione deve
essere sempre massima e quindi la norma ob-
bliga ad adottare alcune misure di protezione,
come LPS ed SPD, per ridurre il rischio al di
sotto di valori prestabiliti.
Invece per le perdite di tipo L4 tutto è lasciato
all’accordo tra progettista e committente, ma
spesso non vengono neanche prese in consi-
L
’evoluzione tecnologica sta
aumentando sempre più la
presenza di apparecchiatu-
re sofisticate e costose negli im-
pianti elettrici non solo del terzia-
rio, uffici e centri commerciali, ma
anche nelle nostre comuni abita-
zioni. Queste apparecchiature
sono sensibili alle sovratensioni e
pertanto vanno protette se voglia-
mo preservarne il valore e la fun-
zionalità.
Da tempo la normativa che si oc-
cupa delle protezioni contro le so-
vratensioni (CEI EN 62305) ha de-
finito i tipi di danno:
• D1 Danno ad essere viventi
• D2 Danno materiale dovuto agli effetti della
corrente di fulmine
• D3 Guasti agli impianti interni dovuti al LEMP
Ma soprattutto la normativa ha anche classifi-
cato i tipi di perdita che questi tipi di danno
possono comportare:
• L1 : perdita di vite umane (compreso danno
permanente);
• L2 : perdita di servizio pubblico;
• L3 : perdita di patrimonio culturale insostitui-
bile;
• L4 : perdita economica (struttura, suo conte-
nuto e perdita di attività).
La necessità della protezione contro il fulmine
di una struttura deve essere valutata al fine di
ridurre le perdite dei valori sociali L1, L2 e L3.
Al fine di valutare se la protezione sia o meno
necessaria, deve essere effettuata la valuta-
zione del rischio in accordo con la procedura
indicata nella CEI EN 62305-2.
Devono essere considerati i seguenti rischi:
• R1 : rischio di perdita di vite umane o di dan-
ni permanenti;
• R2 : rischio di perdita di servizio pubblico;
• R3 : rischio di perdita di patrimonio culturale
insostituibile
• R4 : rischio di perdita economica.
Il seguente schema, tratto dalla norma, inqua-
dra in maniera chiara come deve essere ap-
procciata l’analisi del rischio:
la valutazione di tipo economico
nella
scelta degli SPD
Una buona conoscenza delle norme
e una altrettanto buona conoscenza
della struttura da proteggere
sono necessarie per
realizzare un buon impianto
Danni ad apparecchiature per effetto di sovratensioni
Rischi, perdite e danni definiti nella norma CEI EN 62305-2
1...,30,31,32,33,34,35,36,37,38,39 41,42,43,44,45,46,47,48,49,50,...52
Powered by FlippingBook